La Kotozukori Japan Experience è un’esperienza organizzata da Toyota Engineering & Consulting dedicata alle aziende che vogliono migliorare i loro standard di efficienza nei processi produttivi e gestionali.
Guidati da chi li applica ogni giorno con successo, i viaggiatori hanno occasione di scoprire e osservare da vicino le fondamenta del Toyota Production System con un’esperienza immersiva nel cuore del Giappone. Un'occasione straordinaria per apprendere direttamente da chi ha trasformato principi e strumenti di gestione in leve di successo, integrandoli con le più avanzate tecnologie digitali.
In questa pagina troverai il diario di viaggio, con tutte le tappe, le curiosità e le riflessioni raccolte lungo il percorso. Un racconto fatto di incontri, scoperte e ispirazioni, per chi crede nel cambiamento e nell’innovazione continua.
Seguici per vivere con noi questo viaggio!
I nostri viaggiatori sono ufficialmente atterrati in Giappone, pronti a vivere appieno la Kotozukuri Japan Experience 2025.
Dal 27 settembre al 5 ottobre ci aspetta un percorso ricco di appuntamenti imperdibili che coniugheranno momenti di apprendimento, confronto con realtà internazionali e scoperta culturale. Nei prossimi giorni avremo l’opportunità di:
A destra, la prima foto del gruppo appena arrivato. Che il viaggio abbia inizio!
Per accompagnare questa partenza, vogliamo raccontarvi di un luogo che incarna perfettamente lo spirito del viaggio: Nihonbashi, il ponte storico nel cuore di Tokyo.
Costruito nel 1603, è stato per secoli il punto di riferimento da cui si misuravano le distanze verso ogni angolo del Giappone. Da qui partivano mercanti, samurai e viaggiatori, segnando l’inizio di percorsi carichi di significato.
Ancora oggi, Nihonbashi è un simbolo di connessione, di passaggio, di trasformazione. Attraversarlo significa lasciare la propria zona di comfort per aprirsi a nuove visioni, proprio come stanno facendo i nostri viaggiatori.
Un luogo che ci ricorda che ogni cammino importante nasce da un gesto semplice: scegliere di mettersi in movimento.
Il quarto giorno della Kotozukuri Japan Experience porta i nostri viaggiatori in una tappa dal forte valore simbolico: la visita al Museo Toyota Commemorativo dell’Industria e della Tecnologia di Nagoya. Un luogo che racconta in maniera autentica e coinvolgente l’evoluzione del Gruppo Toyota, dalle origini come produttore di telai tessili fino al successo come protagonisti dell’industria automobilistica mondiale.
All’interno della storica fabbrica, il percorso espositivo si sviluppa attraverso le tappe fondamentali dello sviluppo industriale, offrendo uno sguardo privilegiato sulla capacità di trasformare tradizione e know-how in continua innovazione. Ogni sala, ogni macchina esposta, ogni dimostrazione dal vivo sono la testimonianza concreta di come la filosofia Toyota si sia radicata nella cultura d’impresa, mettendo al centro il valore del Monozukuri: il “fare con cura”, che unisce tecnica, creatività e passione per il miglioramento continuo.
“Un viaggio affascinante all’interno della storica fabbrica, un mix di applicazione, studio e creatività rivolti all’innovazione continua. Per Toyota Engineering & Consulting è stata una vera fonte d’ispirazione sulla passione per il progresso.” Alessio Poluzzi, Project Specialist Toyota Engineering & Consulting
Dopo Tokyo, la Kotozukuri Japan Experience 2025 prosegue verso Nagoya, cuore produttivo del Giappone e città che ha saputo trasformare la sua lunga tradizione manifatturiera in un motore di innovazione.
A dominare l’orizzonte c’è il maestoso Castello di Nagoya, sormontato da due imponenti shachihoko dorati: creature leggendarie metà carpa e metà tigre, che secondo l’antica credenza proteggono la città richiamando la pioggia e tenendo lontani gli incendi.
Simboli di forza e prosperità, da secoli vegliano sui tetti della capitale industriale e sono i più antichi testimoni dello sviluppo e della crescita della città.
Tappa fondamentale del viaggio in Giappone allo stabilimento Toyota L&F di Takahama, un esempio tangibile di come il Toyota Production System (TPS) non sia solo teoria, ma cultura operativa concreta. Qui ogni fase del processo è studiata per creare armonia tra persone, flussi di lavoro e risultati finali.
Durante la visita, i nostri viaggiatori hanno osservato il funzionamento del Just-in-Time, che assicura la consegna dei componenti al momento giusto, riducendo sprechi e ottimizzando risorse. Allo stesso tempo, il Jidoka evidenzia quanto sia centrale la responsabilità dell’operatore: ogni linea può essere fermata per correggere immediatamente anomalie, assicurando qualità e prevenendo la diffusione di difetti. Il risultato è un carrello sempre all’altezza degli standard più elevati e pronto a rispondere alle esigenze del mercato.
Ma Takahama non è solo efficienza operativa: lo stabilimento integra innovazione e sostenibilità. L’impianto interno per la produzione di idrogeno verde alimenta una flotta di carrelli ad impatto zero, dimostrando come operazioni efficienti e attenzione all’ambiente possano convivere, trasformando la sostenibilità da obbligo normativo a vantaggio strategico del business.
Un full immersion di come tecnologia, processi e visione a lungo termine possano combinarsi per creare un modello operativo sostenibile e di eccellenza. Il Takahama Plant è quindi non solo uno stabilimento produttivo, ma un laboratorio di innovazione che ispira e guida le organizzazioni moderne.
I nostri viaggiatori sono approdati a Kyoto, antica capitale per oltre mille anni e custode spirituale del Paese.
Kyoto conserva templi, giardini e rituali che parlano ancora oggi di equilibrio, rispetto e armonia. Tra i luoghi più emblematici emerge il Sanjūsangen-dō, tempio celebre per la sua interminabile sala lunga circa 120 metri, che custodisce 1.001 statue della dea Kannon nella forma della Senju Kannon, la “Kannon dalle mille braccia”. Nella leggenda buddhista, Kannon ascolta ogni invocazione, anche la più silenziosa; le mille braccia simboleggiano la capacità di soccorrere in infinite maniere e direzioni.
Nel tempo, il tempio è divenuto non solo un monumento artistico e religioso, ma una metafora vivente del rispetto e della responsabilità verso gli altri. In questa tappa del nostro viaggio, Kyoto ci invita a riflettere: ogni innovazione ha bisogno di un fondamento umano; ogni progresso si sostiene solo se accompagna le persone.
Nell’ascolto attivo, nella cura del dettaglio e nel rispetto dei valori risiede la forza che consente a ogni metodo, a ogni processo, di trasformarsi in vero valore.
L’ultima tappa di questo viaggio è Osaka, città dalla forte vocazione artistica e creativa. Qui è nato il Bunraku, il teatro delle marionette più raffinato del Giappone, oggi riconosciuto dall’UNESCO come patrimonio immateriale dell’umanità.
Nato nel XVII secolo come evoluzione del ningyō jōruri, un’arte di narrazione accompagnata, il Bunraku si sviluppò grazie alla collaborazione tra narratori, musicisti e marionettisti, fino a definire un sistema espressivo unico.
Le marionette, di dimensione quasi umana, sono animate da tre artisti: il principale controlla testa e braccio destro, gli assistenti dirigono il braccio sinistro e le gambe. Il narratore (tayū) impersona ogni ruolo con la voce, mentre lo shamisen struttura il ritmo emotivo della scena.
Questa arte porta al massimo una lezione che valica il teatro: la forza della collaborazione e della sincronia, dove ogni gesto trova senso solo nella perfetta armonia con gli altri.
Presto tutti gli aggiornamenti sulle prossime tappe!